A SCANDICCI VENERDì 28 NOVEMBRE
CONVEGNO SU
FARE SISTEMA PER L’INFANZIA E LA FAMIGLIA
Una giornata a Scandicci per scommettere sull’approvazione di una legge di riforma degli interventi dedicati alle bambine e ai bambini da 0 a 6 anni. Per rafforzare nelle nostre città l’offerta di servizi a sostegno delle famiglie; per offrire strutture più capillari ed economiche non esclusivamente a carico dei Comuni e degli utenti; per sostenere l’occupazione femminile diretta e indiretta; per rilanciare l’occupazione giovanile in servizi qualificati alla persona; per semplificare il sistema e liberare risorse dei Comuni e delle Regioni.
Un miliardo all’anno nei primi tre anni per avviare un processo virtuoso che cambierebbe le nostre comunità locali rendendole più accoglienti e creative.
E se le famiglie italiane potessero trovare più facilmente un nido sotto casa perché la società si fa carico di questo problema non lasciandolo alla discrezionalità di enti locali più o meno sensibili (ancora troppo pochi)? Se potessero pagare una tariffa di € 200 al mese perché l’accudimento della prole diventa un servizio di interesse generale e per tutti i bambini?
Se la percentuale di bambini accolti nelle strutture della prima infanzia fosse il 33% come ci chiede l’Europa e non il misero 14% attuale (con alcune regioni del sud che si fermano al 2,5%)? Se le donne avessero la possibilità di lavorare sapendo di avere i propri figli in strutture di accoglienza e cura di qualità, come avviene nel resto dell’Europa? Se i mille nidi in mille giorni promessi da Matteo Renzi il 1° settembre us si traducessero in realtà?
Se lo Stato sostenesse gli investimenti dei Comuni e non, come accade ora, costringerli a far leva sui bilanci degli enti locali più virtuosi creando alibi a chi non ha la stessa attenzione e sensibilità (nel 2013 i Comuni per i propri servizi alla prima infanzia hanno speso oltre 1miliardo e 300milioni di euro)?
Se le scuole dell’infanzia si legassero ai nidi in un percorso di continuità 0/6 assai più rispettoso della maturazione e socializzazione dei bambini nella prima e delicatissima fase della loro vita? Se vi fosse una formazione comune per educatori dei nidi e insegnanti delle scuole dell’infanzia? Se i Comuni potessero svincolarsi dal patto di stabilità quando realizzano strutture per l’infanzia? Se i Comuni non fossero costretti dalle prescrizioni del ‘servizio a domanda individuale’ ?
Se le nostre città fossero più attente alle relazioni sociali, cambierebbe qualcosa nel PIL?
La scommessa proposta da Scandicci è che tutto questo possa accadere entro il 2015.
Venerdì 28 novembre (ore 9,30 / 17,30) si tiene, nel nuovissimo Auditorium disegnato da Richard Rogers di piazza della Resistenza, un incontro regionale per spingere il Parlamento ad approvare il disegno di legge n. 1260 che prefigura un “sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino ai sei anni per il diritto delle bambine e dei bambini alle pari opportunità di apprendimento”.
Accanto al Comune, tutti gli enti locali della Conferenza fiorentina per l’Istruzione Zona Nord/Ovest, la Regione Toscana, l’Istituto degli Innocenti, l’Anci Toscana, l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Università degli Studi di Firenze, il Gruppo nazionale Nidi&Infanzia e la rivista Bambini.
L’incontro verrà aperto dalla senatrice Francesca Puglisi, responsabile nazionale PD della Scuola e prima firmataria del disegno di legge n. 1260 in discussione nella VII° Commissione da alcuni mesi.
Una tavola rotonda, coordinata da Aldo Fortunati direttore scientifico dell’Istituto degli Innocenti e uno dei massimi esperti di tali questioni, per immaginare l’imminente futuro con l’assessore regionale Emmanuele Bobbio, Cristina Giachi vice-sindaco di Firenze e referente Anci per la Scuola, Rosa De Pasquale nuova dirigente regionale del Ministero della Pubblica Istruzione, il professore Alessandro Mariani responsabile della formazione per gli insegnanti.
Dopo il buffet, offerto da Cir/Food Eudania che collabora nella ristorazione scolastica di Scandicci, è previsto l’intervento di uno dei pediatri e formatori più apprezzati in Toscana, Paolo Sarti, autore di saggi proprio sui percorsi di sviluppo 0/6 anni: parlerà de “le nuove famiglie tra fragilità educativi e risorse comunitarie”. A seguire il pedagogista Romano Masini, tra i protagonisti delle esperienze gestionali più innovative in Toscana come i tre centri 0/6 di Scandicci, illustrerà la sua recente indagine sulle esperienze di continuità presenti nell’area fiorentina.
E’ previsto poi uno Spazio Aperto, coordinato dal presidente nazionale del Gruppo Nidi&Infanzia, Lorenzo Campioni; spazio di discussione in cui sono previsti interventi di amministratori, educatori, gestori di servizi pubblici e privati, genitori e semplici cittadini.
Conclude l’assessore di Scandicci, Diye Ndiaye che proporrà all’assemblea la sottoscrizione di una lettera al Presidente del Consiglio sintesi delle richieste più significative emerse nel dibattito.
Per garantire la partecipazione dei genitori è previsto uno spazio in grado di accogliere bambini e bambine, animato dalle educatrici del progetto Moraviglia di Scandicci.
Lo spazio sarà altresì arredato dai lavori che i bambini dei servizi educativi di Scandicci hanno realizzato nei giorni scorsi.
L’immagine dell’intera manifestazione è stata gentilmente donata da Arianna Papini, tra le più affermate illustratrici italiane, che porterà un proprio originale saluto ai presenti.
L’iscrizione gratuita avviene sul blog EDUCARD.SCANDICCICULTURA.IT che contiene anche la petizione del Gruppo nazionale Nidi&infanzia per la rapida approvazione della legge oggetto di discussione.
Per iscriversi al convegno e consultare il programma della giornata vai su EDUCARD.SCANDICCICULTURA.IT
Per sottoscrivere la petizione del Gruppo nazionale Nidi e Infanzia: clicca qui
Visualizza la locandina: Fare sistema per l’infanzia e la famiglia- Scandicci 2014