Come saprete se avete seguito l’attività del Gruppo Nidi negli ultimi mesi, abbiamo molto a cuore gli sviluppi dell’attuale Disegno di Legge 1260 e la relativa riforma dei servizi educativi. Abbiamo avuto occasione di parlarne nel corso di diversi eventi e negli articoli relativi alle Memorie depositate in occasione dell’audizione nella VII commissione del Senato e, soprattutto, per quanto riguarda la Petizione nata in occasione del Convegno Nazionale “Educazione e/è Politica”.
Per approfondire ulteriormente il dibattito riportiamo le interessanti osservazioni dell’ex-dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Carcare, Elio Raviolo.
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SISTEMA INTEGRATO DI EDUCAZIONE ED ISTRUZIONE DALLA NASCITA FINO AI SEI ANNI E DEL DIRITTO DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI ALLE PARI OPPORTUNITÀ DI APPRENDIMENTO
(Disegno di Legge 1260)Il Disegno di Legge di cui alla presente si rileva quanto mai opportuno ed urgente, per cui è necessario che venga sostenuto in tutti i modi possibili rispetto al proprio iter parlamentare, anche con iniziative di pubblicizzazione, capaci di costruire verso di esso un interesse ed un consenso che vada al di là della platea di coloro che a vario titolo sono direttamente coinvolti.
Nel merito dei contenuti del Disegno di Legge, si evidenziano le seguenti osservazioni
Il testo dell’art.1, laddove prevede che “i servizi del sistema integrato affluiscono al Ministero preposto al sistema dell’istruzione” contiene una decisone di primaria importanza, al fine di garantire una coerenza di progetto per l’intero sistema educativo. Nel rispetto delle specifiche competenze, sarebbe auspicabile suggerire che anche a livello regionale e comunale la ripartizione delle competenze tra i diversi assessorati possa mantenere tale unitarietà.
All’art.2, l’affermazione in base alla quale “il sistema integrato garantisce la sinergia, la coerenza e la continuità educativa tra i diversi servizi educativi e scolastici che lo costituiscono e tra questi e la scuola primaria…” risulta fondamentale. L’idea delle continuità educativa, vista in primis quale coerenza del percorso educativo ( e poi anche metodologico-didattico) costituisce un elemento cardine per la produttività dell’intero sistema educativo e scolastico, la cui insufficiente applicazione è responsabile in buona misura dei risultati non ancora adeguati ottenuti. Il Disegno di Legge individua almeno due elementi capaci di dare “gambe” allo sviluppo della continuità, almeno nel settore 0/6:
- Il coordinamento pedagogico dei servizi a livello territoriale
- L’attività di progettazione e formazione in verticale
Rispetto al primo tema, nei regolamenti attuativi, si dovrà tenere in attenta considerazione la realtà dei Comuni medio – piccoli, che costituiscono una grande parte della Nazione. In tali realtà, senza un sostegno economico dedicato, sarà molto difficile che le Amministrazioni Comunali – anche consorziate – reperiscano le risorse idonee ad attivare in maniera non episodica tale supporto.Rispetto alla seconda questione si dovrebbe risolvere finalmente, a livello di Contratto Nazionale del personale scolastico, l’assurda situazione esistente la quale, nella sostanza, ha fatto sì che per il personale insegnante la formazione rappresenti un diritto e un dovere astrattamente indicato ma non quantificato. E’ di elementare evidenza che aggiornamento e formazione debbano riguardare l’intero corpo docente e non solo la parte più sensibile e motivata. Risolta tale questione, potranno essere delegate a livello locale le intese tra Enti Locali e Unità Scolastiche Autonome, circa l’attuazione di attività formative in verticale.
L’art. 3) indica, tra i servizi educativi, le sezioni per bambini in età tra i 24 e i 36 mesi. Si tratta di un passaggio molto importante perché fornisce stabilità all’esperienza “sperimentale” delle Sezioni Primavera, la cui diffusione, nonostante i limiti imposti dalla carenza di risorse, ne testimonia la notevole necessità. In tal senso va al più presto ridefinita la modalità di attuazione di tale servizio che, nella versione attuale, limita fortemente la presenza di sezioni aggregate alla scuola dell’infanzia statale. Al fine di rendere stabile il servizio e costruire quella continuità verticale capace di identificare uno specifico progetto pedagogico per tale fascia d’età, è necessario che sia previsto per le scuole statali un incremento di quota d’organico docente espressamente destinata ad operare in tale servizio, magari opportunamente integrata – attraverso convenzione – da operatori provenienti dal nido.
Gli articoli 4) e 5) contengono i richiami a quanto già espresso per ciò che riguarda continuità e formazione. In tal senso è importante l’indicazione dell’aggregazione dei Poli per l’infanzia agli Istituti Comprensivi, i quali progressivamente divengono la forma di gestione della scuola di base, favorendo di conseguenza le condizioni organizzative per la continuità.
Per ciò che concerne il TITOLO II “Livelli essenziali e funzioni del sistema integrato per l’infanzia”, oltre a quanto indicato dagli articoli 8, 9, 11 già richiamato in merito ai temi della formazione, continuità e ruolo delle sezioni primavera, si sottolinea quanto segue.
Gli articoli 6 e 8 prevedono l’emanazione di norme regolamentari che definiscano gli standard qualitativi e organizzativi dei servizi. La definizione di tali standard minimi di qualità rappresenta un punto molto importante che, rispetto all’esperienza delle Sezioni Primavera, non si è attuata in maniera completa. Va, a titolo d’esempio, stabilita la quota minima di contemporaneità tra gli educatori ritenuta necessaria, in rapporto al tempo di funzionamento del servizio, per garantire attività quali piccoli gruppi, continuità verticale…
La carenza di detti standard rende non del tutto significativa anche la previsione e successiva verifica del costo del servizio. In tal senso è ovvio che la qualità costituisca un costo, il quale rischia di essere sacrificato in presenza di risorse insufficienti o nel caso in cui una la riduzione di costo possa rappresentare un utile di esercizio.
Raviolo Elio
Ex dirigente scolastico Istituto Comprensivo di Carcare (SV)