Percorso formativo interregionale Abruzzo, Marche Lazio e Umbria per i territori colpiti dal sisma; in collaborazione con la Unione Terre D’Argine (MO) – Comune San Benedetto del Tronto (AP)
Inizia nelle Marche il 24 giugno un intervento formativo mirato a cura della Associazione Gruppo nazionale Nidi e Infanzia.
Il corso, reso possibile anche alla preziosa e generosa collaborazione logistica del Comune di San Benedetto del Tronto – Assessorato Politiche sociali, è rivolto a responsabili, dirigenti comunali e autonomie scolastiche, coordinatori pedagogici di servizi educativi pubblici e privati, colpiti e coinvolti, a vari livelli, nei territori regionali di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
Il Gruppo nazionale Nidi e Infanzia si farà carico di tutte le spese di alloggio e di trasporto dei formatori e partecipanti.
L’iniziativa rappresenta un importante momento di sintesi e proposta unitaria che si lega in continuum ai percorsi di intervento attivati dalla nostra Associazione subito dopo le devastanti scosse del Centro Italia, sia a livello centrale , sia attraverso autonome iniziative locali dei gruppi territoriali delle quattro regioni coinvolte, con la finalità comune di portare aiuto alle popolazioni infantili 0-6 anni sin dalla prima fase critica e nel corso dei tempi lunghi di transizione, ricostruzione e rinascita delle persone e delle cose, individuandone i bisogni specifici, sostenendo le professionalità educative, portando all’interno dei processi difficili e complessi di lenta ripresa dei territori, le domande che pongono il pensiero riflessivo e le progettualità e intenzionalità educative, per la completa riattivazione delle funzioni fondamentali del sistema supportivo di servizi e scuole all’interno delle comunità colpite.
L’obiettivo della formazione, a numero chiuso, è “ prendersi cura di chi si prende cura degli altri”, per sostenere chi ha la responsabilità di gestione e coordinamento nei luoghi educativi 0/6 anni e deve affrontare ogni giorno, per garantire il benessere dei bambini, il carico decisionale e organizzativo di scelte strategiche su tanti aspetti diversi e le grandi fatiche emotive dell’essere fondamentali punti di riferimento di educatrici, insegnanti e genitori in situazioni di distruzione, perdita precarietà, incertezza e cambiamento.
I partecipanti iscritti, individuati e segnalati dai quattro gruppi territoriali sono una quarantina e provengono sia dalle zone dell’epicentro del terremoto, sia dalle aree limitrofe, con emergenze, bisogni e peculiarità specifiche.
L’intervento formativo sarà coordinato da Francesco Scaringella, dirigente dell’Unione Terre D’Argine (Modena) e dai suoi collaboratori, per un percorso improntato a lavorare sulle capacità e azioni di resilienza che gli stessi hanno dimostrato in occasione degli eventi sismici affrontati nei loro territori in Emilia Romagna pochi anni fa.
La formazione prevede, dopo il primo incontro sabato 24 giugno a San Benedetto del Tronto, presso Hotel Calabresi, due giornate residenziali il 29 e 30 settembre e due mattinate di ripresa e verifica dei temi nel corso del 207/2018.
Contenuti e focus della formazione mirata nasceranno dalla consapevolezza che ogni evento critico minaccia l’integrità fisica, psicologica e materiale e costringe a far fronte a situazioni inaspettate. Una delle sfide che si può cogliere è esplorare in rete le risorse esistenti, attivare strategie di coping, sperimentare nuove soluzioni dentro a contesti i cui equilibri saltano, i cui confini diventano labili e le cui identità si modificano. Il desiderio di ripresa, che a volte è prevalente, deve stare insieme alla cura del ricordo e alla necessità di dare parola alle sofferenze vissute.
Far fronte a questo eventi è un processo complesso che tocca gli individui, le comunità e le istituzioni. Obiettivo del percorso progettuale sarà quello di confrontarsi su esperienze possibili, confrontabili ed eventualmente assimilabili, accogliendo i bisogni specifici per riflettere su risorse ed interventi che possano facilitare e/o sostenere percorsi di resilienza in una ottica di rete territoriale vasta, riprendendo e adattando prassi già sperimentate nei terremoti precedenti.
La speranza della nostra Associazione è che questa iniziativa, coerente con il proprio mandato istituzionale e area di competenza nei servizi educativi, che conferma il presidio e l’attenzione continuativa e costante del Gruppo Nazionale di fronte a situazioni di emergenza e crisi, così come è già stato per i terremoti dell’Aquila e dell’Emilia Romagna, rappresenti un tassello utile e concreto a beneficio di chi lavora con l’infanzia e per l’infanzia nelle zone colpite , abbia ricadute significative nei processi di ricostruzione e rinascita delle scuole e comunità, partecipando alla rielaborazione di traumi, alla riconquista di identità professionali, alla progettazione e al rilancio di innovativi e pensati interventi sul campo.
Ancora una volta… A PARTIRE E DANDO VOCE AI BAMBINI E AGLI ADULTI CHE SE NE PRENDONO CURA!