Pubblichiamo la lettera inviata dal Gruppo Nidi al Commissario Straordinario per la ricostruzione Sisma 2016, Vasco Errani, sul tema della ricostruzione di edifici adibiti a servizi educativi per la prima infanzia.
Il “Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia” è un’associazione non professionale formata da educatrici, insegnanti e operatori dei nidi, delle scuole ed altri servizi per l’infanzia. All’Associazione aderiscono anche genitori, amministratori e responsabili dei servizi, coordinatori, pedagogisti, ricercatori e docenti universitari di tantissime città italiane che operano nel settore dell’educazione dell’infanzia nella fascia 0-6 anni e che hanno a cuore la cura e la qualità dei servizi e le loro prospettive. Il Gruppo nasce nel 1980, per iniziativa di Loris Malaguzzi e di alcune coordinatrici e coordinatori di servizi per l’infanzia e ricercatrici, con l’intento di costituire una rete per il coordinamento, lo scambio e l’impulso alle esperienze che si stavano sviluppando nelle diverse aree del Paese.
Il Gruppo è da allora costantemente presente in prima fila nel dibattito politico istituzionale per l’estensione dei nidi e per la promozione della qualità delle scuole e dei servizi per l’infanzia. Le azioni fin ora promosse hanno sempre tenuto in attenzione i molteplici scenari che fanno da sfondo all’educazione dell’infanzia:
- quelli della politica (le decisioni del governo nazionale e dei governi regionali e locali, le richieste delle organizzazioni sindacali),
- quelli delle trasformazioni sociali (i cambiamenti intervenuti nelle famiglie, nell’assunzione delle responsabilità genitoriali e nella condizione dei bambini in famiglia e nella società),
- quelli delle prospettive che prendono forma dal riconoscere diritti e bisogni ai piccoli cittadini, nella consapevolezza che esse siano determinanti nella qualità del fare educazione.
Ha organizzato finora venti convegni nazionali, numerosi seminari e convegni regionali e locali. I convegni accolgono sempre esperienze a livello internazionale, perché il Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia ha costruito nel tempo una rete molto vasta, a livello europeo ed extraeuropeo. Cura pubblicazioni e collabora costantemente con riviste di settore. Promuovere la nascita di Gruppi
territoriali, che animano iniziative e attività nelle diverse Regioni anche per raccogliere i bisogni formativi, promuovere la realizzazione di corsi specifici e affrontare tematiche locali.
Il Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia si è impegnato per il sostegno professionale e per il riavvio di servizi educativi e scuole dell’infanzia dopo il terremoto de L’Aquila e della zona delle Terre d’Argine (MO) ed ora è impegnato unitamente a tutti gli iscritti per le zone colpite dal terremoto del 2016.Nell’ultimo incontro del 1° marzo c. m. a Giulianova con i Gruppi territoriali abruzzese, laziale, marchigiano e umbro, tutti interessati al sisma del 2016, alla presenza di assessori, dirigenti scolastici e comunali, educatrici e insegnanti si sono evidenziate una serie di criticità. Alcune di queste fanno riferimento diretto alla Sua responsabilità di Commissario.
Ci riferiamo in particolare alla ricostruzione di edifici adibiti a servizi educativi per la prima infanzia per bambini da zero a tre anni, alle scuole dell’infanzia e a poli scolastici. Si è prospettato il timore di progettazioni che non tengano presente le reali necessità dei servizi educativi e scolastici con grave danno per i diritti dei bambini e degli adulti, con costi successivi gestionali che metteranno in crisi le Amministrazioni comunali interessate.
Siamo convinti che i bambini e ragazzi delle zone terremotate, anche dopo quello che hanno sofferto e soffrono, abbiano il diritto a stabili sicuri, gradevoli e funzionali, a servizi educativi e a una scuola attiva e democratica che permetta loro di fare molteplici esperienze di qualità e quindi non possa essere concepita in base a criteri generici e generalizzanti che prescindono dalla progettualità e intenzionalità degli insegnanti.E’ assolutamente necessario e urgente che si ricorra a una edilizia scolastica partecipata, coinvolgendo più professionalità e sicuramente i gruppi di coordinamento pedagogico territoriali come previsto anche in numerose leggi regionali, tra cui quella dell’Emilia-Romagna, di cui Lei è stato Presidente. Non vorremmo che per rispondere con una malintesa rapidità, accada che progetti e le successive attuazioni vengano realizzati senza il coinvolgimento e la competenza dei diretti interessati e si traducessero pertanto in soluzioni inadeguate e distanti dai reali bisogni di bambini, educatrici e insegnanti. Siamo convinti che prevenire sia più utile ed economico che correggere. Abbiamo, infatti, ormai una sufficiente esperienza, anche a prescindere da situazioni di emergenza, di come plessi realizzati con le esclusive competenze di architetti e ingegneri abbiano comportato serie problematiche per la realizzazione delle progettazioni educative e didattiche che caratterizzano la programmazione degli educatori e insegnanti e serie difficoltà anche nei necessari aggiustamenti successivi.
Se bambini, ragazzi e adulti si troveranno bene negli edifici perché sicuri, funzionali, accoglienti e sentiti come propri, grazie a una operazione paziente di ascolto soprattutto nella fase di progettazione, il suo periodo di Commissariamento e dei suoi collaboratori verrà ricordato, nei decenni futuri, come una situazione da prendere a modello.
Noi come Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia ci dichiariamo disponibili a collaborare gratuitamente, insieme ai Gruppi territoriali interessati, nella progettazione di nidi, di scuole dell’infanzia o di poli per l’infanzia per quanto concerne la parte pedagogica ed educativa.La ringraziamo per l’attenzione e restiamo in attesa di una Sua gentile risposta a questo appello da fare conoscere alle Amministrazioni e ai nostri iscritti delle zone interessate.
Le auguriamo buon lavoro essendo ben consapevoli delle difficoltà che affronta ogni giorno.La Presidente del Gruppo
Nice Terzi