L’educazione per la prima infanzia è un servizio imprescindibile che, fornito a tutta la popolazione infantile, favorisce la formazione globale del cittadino. L’educazione per l’infanzia di qualità, realizza interventi precoci di inclusione sociale e di sviluppo riducendo le disuguaglianze di partenza: è quindi un servizio indispensabile per “spezzare il circolo vizioso dello svantaggio sociale”
(Raccomandazione europea 20.02.2013)
La proposta
Il seminario intende fornire uno spazio di scambio di idee, pratiche e proposte, al fine di contribuire allo sviluppo di linee programmatiche e “buone prassi” per l’infanzia.
Si intende, altresì far emergere l’originalità dell’esperienza educativa italiana a partire dai nidi e dalle scuole dell’infanzia, internazionalmente riconosciuti come istituzioni educative di qualità.
Per una nuova prospettiva dello zero-sei: dall’erogazione di un servizio a domanda individuale alla garanzia di un diritto socialmente riconosciuto
Condizioni irrinunciabili
- serve un servizio educativo adeguato alle diverse età e fasi (senza artificiosi anticipi che stravolgono il ciclo naturale di vita così come la psicologia dello sviluppo e le scienze umane hanno declinato nell’arco di oltre un secolo di ricerche comparate);
- serve un raccordo e una continuità educativa fra servizi/scuole calibrando accuratamente analogie e differenze di contesti, la loro organizzazione spaziale e scansione temporale, i passaggi, curando la stabilità affettiva e l’esplorazione ma altresì la varietà e la novità;
- fondamentale è la formazione delle professionalità e la ‘mescolanza’ di competenze fra operatori dei diversi ambiti di intervento (socio educativi, scolastici, neuropsichiatrici…) per il raccordo e la coerenza fra i diversi stili e modelli educativi; anche la formazione deve essere rivolta a gruppi eterogenei di educatori/trici e insegnanti, accudienti, collaboratrici; va decisamente superata la divaricazione della formazione iniziale che separa le due professionalità riservando la laurea solo alle insegnanti di scuola dell’infanzia, condizionando scelte e parità di funzioni e dignità, pur nella necessaria discontinuità di interventi.
SABATO 18 APRILE 2015
Teatro Arcobaleno – v. Francesco Redi 1, Roma
h. 9,30-17:00
È preferibile dare un’adesione via mail: teodoratom@tiscali.it
È richiesta una quota di partecipazione di € 5,00 da versare all’accoglienza e sarà rilasciato attestato di partecipazione.
Per ulteriori informazioni:
Il programma dell’evento è disponibile – PROGRAMMA SEMINARIO MCE
Il documento dei perché dell’evento – PERCHÈ UN PERCORSO ZEROSEI MCE
Sono un’educatrice di Trapani,educatrice della prima infanzia che lavora da sette anni in una Sezione Primavera della Provincia di Trapani…io!?sono più precaria dei precari!dopo otto anni di attivazione servizio Sezioni Primavera i nostri contratti di lavoro continuano ad essete A PROGETTO! Vorrei parlaste di noi,vorrei anch’io diritti oltre che giusti doveri
Lavoro da tanti anni come educatrice in un Nido d’Infanzia Comunal di Sassari. Il mio lavoro è delicato ma bello e di grande responsabilità. Purtroppo il nostro lavoro non è riconosciuto come dovrebbe essere. Si fatica e si lavora tanto. Le ore trascorse al lavoro sono tante. Dagli anni 80 si spera che il nostro fare sia riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione. Invece su di noi incombe da una vita lo spettro delle gare d’appalto, la paura di perdere il lavoro si è trasformata in realtà. Ma per fortuna abbiamo ripreso a lavorare. Ora speriamo che per noi ci sia davvero qualcosa di buono. Siamo ottimiste e confidiamo nel buon senso delle persone che dall’alto credono in noi e soprattutto nel bel mondo dell’infanzia. Non abbandonateci
Sono una delle tagesmutter della regione lazio formate con bando regionale nel 2008, e nel 2011 con la coop con cui lavoravamo abbiamo conseguito la qualifica professionale presso la camera di commercio di Roma come assistenti materne nell’bito della figura delle assistenti familiari. (Servizi nidi domiciliari)..
Ma in tutto ciò stiamo aspeytando che la regione ci contempli nella futura legge in prossa uscita sui servizi all’infanzia, visto che nonostante siamo nominate dalla regione e dal comune di Roma già dal 2003 e i corsi siano stati attivati da regione lazio e camera di commercio. .. con le cooperative possiamo lavorare solo con contratto a progetto breve… (22 mesi in 2 mesi) e la coop. Dove era il mio guppo ci ha abbandonate.. ora privatamente lavoriamo con partita iva .. e l’organizzazione necessaria per sostegno, controlli, è autogestita ( noi che siamo in gruppo) ma sono sorte molte realtà solitarie… aiutateci!