Inaccettabile mozione contro la libertà di insegnamento
SOLIDARIETA’ DELLE ASSOCIAZIONI PIEMONTESI DELLA SCUOLA, CON GLI INSEGNANTI E I DIRIGENTI DI RIVOLI
Con una, per fortuna, inusuale mozione proposta da alcuni consiglieri della Lega di Salvini, il Consiglio Comunale di Rivoli ha comunicato alle scuole cittadine, la contrarietà dell’amministrazione comunale ai principi delle cosiddette teorie di genere (gender), proponendosi, cosa del tutto inconcepibile, come ufficio tutelare e agente vigilante delle scelte educative e didattiche compiute in merito dagli insegnanti. Con questa presa di posizione l’amministrazione comunale vorrebbe obbligare dirigenti scolastici e insegnanti delle scuole della cittadina a interrompere alcuni dei percorsi pedagogici e didattici progettati e avviati, riguardanti aspetti importanti della formazione infantile, quali i processi di socializzazione primaria e secondaria, l’educazione di genere, l’educazione sessuale, il contrasto al bullismo.
L’atto formale compiuto dal consiglio comunale configura un grave attacco alla libertà dell’insegnamento e all’autonomia scolastica previste dall’ordinamento dello Stato italiano e dallo stesso dettato costituzionale. Una componente politica della società rivolese pretenderebbe di ordinare e proibire attività educative e didattiche che sono di esclusiva competenza degli insegnanti e degli organi di autonomia della scuola stessa. E ciò anche in spregio degli stessi genitori con cui gli insegnanti si sono da tempo confrontati intorno a queste delicate, ma importanti questioni educative. Senza manifestare alcuna volontà di dialogo (che poteva peraltro essere anche legittimamente proposto) la mozione leghista (che lo stesso Sindaco ha preferito ignorare, senza però condannare, uscendo dall’aula prima della votazione) si pone in forte antitesi con le scelte e i percorsi formativi e istruttivi avviati dagli insegnanti in accordo con le deliberazioni degli organi collegiali e l’amministrazione scolastica sulla base di una propria, unilaterale e discriminante impostazione ideologica e politica.
Le associazioni aderenti al Forum Educazione e Scuola del Piemonte esprimono la loro piena solidarietà agli insegnanti e ai dirigenti delle scuole, e in particolare delle scuole primarie, della città di Rivoli, e chiedono che il sindaco della città, respinga e faccia ritirare questo inaccettabile dettato della sua amministrazione.
Quanto accaduto a Rivoli non può essere ignorato dalla Scuola piemontese. Chiediamo che l’Ufficio Scolastico Regionale assuma una posizione ferma di denuncia di queste possibili derive anacronistiche e negazioniste. Le associazioni aderenti al Forum per l’Educazione e la Scuola del Piemonte, da parte loro, si impegnano ad avviare e sostenere su questi temi un dibattito e un confronto nelle scuole, fra i dirigenti gli insegnanti e i genitori, nella convinzione che essi costituiscano una base indispensabile per lo sviluppo di positivi processi di socializzazione, di riconoscimento e accettazione degli altri, di educazione alla convivenza civile e di contrasto alla violenza e al bullismo.
Torino, 26. 01. 2021
Sottoscritto da:
Associazione Italiana Insegnanti Geografia, Associazione Insegnanti Sciene Naturali, Associazione Magistrale Nicolo Tommaseo, Casa degli Insegnati, centro di iniziativa Democratica degli Insegnanti, Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia, Gruppo Abele/Giovani e scuola, Lingua e Nuova Didattica, Movimento di Cooperazione Educativa, Proteo/Fare e Sapere, Sistema Multiproposta
Il presente documento viene inviato a.
Presidenza Consiglio Comunale di Rivoli, Sindaco del Comune di Rivoli, Presidente Regione Piemonte, presidenza Consiglio Regionale Piemonte, Sindaca e consigliera istruzione Città Metropolitana di Torino, Ufficio Scolastico Regionale Piemonte, I.C. Gobetti, I.C. Primo Levi, I.C. Matteotti, I.C. Gozzano, Liceo Darwin.
e pc: Cronaca To de La Stampa, la Repubblica, Corriere della Sera. Siti scuola ed educazione: Tuttoscuola, Tecnica della Scuola, Orizzonte Scuola, Pavone Risorse.